martedì 14 maggio 2013

M5s, accordo sulla diaria: "Sarà restituita" Grillo: "Chi tiene rimborsi si mette fuori da M5S".


La riunione dei parlamentari approva la linea del leader, con la minoranza contraria che preferisce rimanere in silenzio e non chiedere un voto. Il capo del movimento aveva ribadito la sua linea: "Quello che avanza dalle spese va in un fondo per il microcredito". Nuovi attacchi alla stampa: "Facciamo i dossier sui giornalisti che fanno talk show".


lla fine la linea voluta dal leader - "la diaria sarà restituita" - passa nella riunione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle senza che l'alternativa fosse messa ai voti. Una scelta, quella della minoranza che avrebbe voluto discutere e votare una linea diversa, che non si spiega con l'accordo sulla posizione di Beppe Grillo, ma con la volontà di non prestare il fianco ai fedelissimi del capo. 

La questione diaria. "Avrebbero detto che la nostra è solo una questione legata ai soldi, mentre la nostra è una questione di principio e di gestione del Movimento", spiegano alcuni parlamentari che promettono battaglia per il futuro. "Grillo avrebbe dovuto evolversi", proseguono. E nessuno, ripetono, ha mai pensato di trattenere per sè soldi in maniera indebita, ma un conto è chiedere, riferisce un deputato, "che ne pensi di fare un ulteriore sacrificio e restituire una parte della diaria, cosa che non era prevista inizialmente. E io allora posso sicuramente pensarci. Un conto è insinuare che ci sia chi vuole fare la 'cresta' e allora io mi sento offeso". 

Un altro deputato oggi pomeriggio aggiungeva ancora "non c'è flessibilità". Sulla ventilata ipotesi che qualcuno possa decidere di prendere le distanze dal movimento - si era parlato dell'ipotesi di staccarsi dal gruppo - c'è chi osserva: "Sarebbe una iattura perchè indicherebbe in qualche modo un fallimento".

Grillo: 
"Chi vuole la diaria si mette fuori dal movimento". "Chi vuole tenersi i soldi se li terrà. Vuole fare carriera? Si mette fuori da solo''. Beppe Grillo, ad Avellino, ribadisce la sua linea. Prima, tuttavia, il leader M5S aveva notato: ''Ci fanno la battaglia sulla diaria perché uno o due hanno protestato. Ma ci sono ragazzi bravissimi, e invece vanno a cercare due-trecento euro di chi ha detto non ce la faccio''. I parlamentari del Movimento Cinque Stelle, ha insistito il leader, "si tengono tremila euro di stipendio netto. E rendicontano le spese. Quello che avanza va in un fondo per il microcredito". 

Le dichiarazioni di Grillo arrivano proprio mentre a Montecitorio era in corso la riunione dei parlamentari a Cinque Stelle per decidere sulla diaria. Riunione che si è conclusa con un accordo sulla linea di maggioranza, che è quella del leader, senza che per questo manchino ancora i distinguo e i mal di pancia.

La repubblica.it