Una gita burrascosa nelle colline senesi. I ministri del governo Letta giungono al ritiro informale all'abbazia di Spineto quando le polemiche sulla presenza di Angelino Alfano e di altri esponenti di governo alla manifestazione di Brescia con Silvio Berlusconi non sono ancora sopite.
Per questo il premier ha chiesto di non viaggiare nel pullman con tutti gli altri esponenti di governo, ma si e' accomodato nel van della scorta, chiamando davanti a se' Angelino Alfano. Con loro Maurizio Lupi e Dario Franceschini.
Un duro botta e risposta, un vero e proprio scontro, viene definito da fonti di governo, con il premier che ha chiesto maggiore senso di responsabilita' e il vicepremier che ha assicurato che la manifestazione era un'iniziativa elettorale e che nessuno ha intenzione di minare la vita del governo. Ma Letta ha ricordato ad Alfano e a Lupi di aver piu' volte detto di non voler restare alla guida dell'esecutivo "ad ogni costo".
E ha anche sottolineato, in pubblico e in privato, che, data la situazione del Paese e data la strutturale instabilita' di una maggioranza bipartisan, anche i comportamenti e le parole vanno dosate con attenzione e reciproco rispetto. Senza trascurare il segnale che da' un ministro dell'Interno che partecipa a una manifestazione in cui si attacca la magistratura. "Fatti come quelli di ieri sono inaccettabili. Non si possono ripetere, perche' le ricadute negative sono superiori alle capacita' di tenuta dell'esecutivo", ha spiegato il premier secondo quanto riferito dal suo portavoce.
Il Pdl pero' ha tenuto il punto, anche con molte dichiarazioni, e non ha intenzione di abbassare le sue bandiere: intende difendere il suo leader Berlusconi da quelli che ritiene gli attacchi di certa magistratura politicizzata.
Alla fine del duro confronto, il premier ha chiesto un impegno, che e' stato subito accolto da Alfano: d'ora in poi e fino alla fine delle elezioni amministrative, cioe' per almeno un mese, nessun esponente di governo potra' partecipare a manifestazioni di parte. Come gia' aveva fatto con l'ultimatum a Michaela Biancofiore, Letta ha imposto ai suoi ministri sobrieta' e rispetto reciproco.
Alla fine del duro confronto, il premier ha chiesto un impegno, che e' stato subito accolto da Alfano: d'ora in poi e fino alla fine delle elezioni amministrative, cioe' per almeno un mese, nessun esponente di governo potra' partecipare a manifestazioni di parte. Come gia' aveva fatto con l'ultimatum a Michaela Biancofiore, Letta ha imposto ai suoi ministri sobrieta' e rispetto reciproco.
Ad annunciare la decisione ai ministri e' stato lo stesso Letta, mentre i portavoce di premier e vicepremier sono scesi in una sala stampa allestita nei pressi dell'abbazia per comunicarla ai giornalisti: "Da ora alle elezioni amministrative i componenti del governo non partecipareranno a manifestazioni elettorali o dibattiti televisivi che non siano incentrati sui lavori del governo o sulle competenze dei rispettivi dicasteri". Del resto, le domande di tutti ai pochi ministri che erano arrivati alla spicciolata con le proprie auto erano tutte sulla manifestazione di Brescia. "Dobbiamo lavorare e cercare di tenerci fuori il piu' possibile da queste polemiche" aveva detto Carlo Trigilia, ministro della Coesione territoriale, "abbiamo compiti difficili ma servono risposte rapide ai problemi del Paese".
Di li' a pochi minuti la decisione dello stop alle apparizioni di parte dei ministri, ma anche la decisione di non scendere in sala stampa per un briefing, mentre nel vertice l'avvio del dibattito si e' concentrato proprio sui rapporti degli alleati di maggioranza e sulla decisione di non partecipare a manifestazioni di parte.
"Non governero' ad ogni costo", ha ripetuto ai ministri Letta aprendo i lavori del vertice informale. E intanto a Roma il Capo dello Stato ha chiesto che si rispettino le toghe, mentre dal Pdl si e' proseguito a ritenere appropriata la manifestazione e si e', invece, attaccata la presidente della Camera che non ha preso le distanze dai manifestanti contro Berlusconi.
"Non governero' ad ogni costo", ha ripetuto ai ministri Letta aprendo i lavori del vertice informale. E intanto a Roma il Capo dello Stato ha chiesto che si rispettino le toghe, mentre dal Pdl si e' proseguito a ritenere appropriata la manifestazione e si e', invece, attaccata la presidente della Camera che non ha preso le distanze dai manifestanti contro Berlusconi.
( AGI ).