La dieta del terzo millennio non implica più la necessità di contare le calorie che mettiamo nel piatto con ogni singolo alimento: per eliminare i chili di troppo è molto più semplice ed efficace selezionare con cura i tipi di alimenti che compongono i nostri pasti e privilegiare le molecole in grado di dialogare con il nostro DNA senza entrare in "conflitto" con esso e mettendo, per così dire, il nostro fisico in"modalità perdi-peso".
Le nuove diete basano la loro efficacia sull'epigenetica e sulla nutri-genomica. Il primo termine indica le modificazioni del comportamento di un gene che altera il suo modo di esprimersi e manifestarsi senza che cambi la sequenza del DNA, mentre la nutrigenomica si occupa della relazione tra il cibo e i geni soprattutto in funzione delle malattie più conosciute.
Come spiega Pier Luigi Rossi, medico specialista in Scienza dell'alimentazione e medicina preventiva, e professore dell'Università di Bologna, quello che quotidianamente mettiamo nel piatto ha la capacità di influenzare il nostro DNA, spingendo il nostro fisico ad accumulare o a smaltire peso. "Le molecole, cioè i carboidrati, i lipidi, le proteine, le vitamine, i minerali e l'acqua - spiega Rossi - sono tutte dotate di un'azione diretta sui geni, sul Dna e sono in grado cioè di condizionare le funzioni dei nostri geni. E le più attuali ricerche hanno tenuto conto di questa verità scientifica,eliminando dagli approcci dietetici il calcolo
giornaliero delle calorie"In effetti, un piatto di pasta, una porzione di formaggio o di un altro alimento possono apportare lo stesso numero di calorie, ma sono costituiti da molecole differenti. La chiave molecolare del calo di peso risiede nel controllo delle fluttuazioni dei ormoni che entrano in azione ogni volta in cui si mangia: insulina, glucagone e cortisolo. Insomma, se contare le calorie non serve, è però fondamentale la giusta scelta delle molecole alimentari che agiscono sui livelli di queste tre sostanze. Una corretta dieta molecolare, spiega ancora l'esperto, dovrebbe puntare su cinque obiettivi di salute:
"Controllare i picchi glicemici, dato che valori elevati di glucosio nel sangue inducono un aumento dell'insulina, responsabile dell'accumulo di grasso addominale e in altre zone anatomiche; controllare la secrezione di insulina da parte del pancreas dopo ogni pasto; attivare il glucagone, ovvero l'ormone del digiuno che contribuisce a tenere basso il valore della glicemia e della insulina; evitare l'aumento del cortisolo, l'ormone dello stress e infine assicurare igiene e benessere intestinale".
fonte:tgcom24